Rilassarsi è un dovere nel nostro agriturismo...

Le campagne della tenuta Rizzarello sorgono a pochi passi dal Monte Arcibessi, dalla vecchia ferrovia del treno di “Ciccio Pecora” e a pochi chilometri da due aree forestali attrezzate. La piccola cittadina barocca “Ragusa Ibla” dista circa 20 km dall’agriturismo.

I muretti a secco

muri a secco Ragusa Tutto il territorio circostante è arricchito dalla bellezza di una maglia di muretti a secco. Il muro a secco è un tipo di muro costruito con blocchi di pietra disposti senza uso di leganti o malte di alcun genere.






Il monte "Arcibessi"

Il monte Arcibessi, con i suoi 906 metri s.l.m., è la vetta più elevata della provincia di Ragusa e fa parte della catena degli Iblei. Può essere percorsa in mountain bike o con moto da cross. Dalla vetta si può ammirare un panorama che spazia dal mar Mediterraneo alla cima dell'Etna. Per la sua altezza è diventato sede di antenne per ripetitori radio-televisi e per telefonia mobile.



Aree attrezzate
Area attrezzata Mangiameli
E' situata a soli 2 km dall’agritursimo con una capienza di circa 200 persone e dispone di diversi servizi: acqua, piani di cottura, area pic nic accessibile a tutti; vanta inoltre la presenza di diverse varietà di volatili in apposite aree protette.
Area attrezzata Calaforno
Dista circa 12 km dall’agriturismo con una capienza di 250 posti a sedere. Nell'area attrezzata sono state collocate diverse infrastrutture, tutte realizzate in legno che ben si inseriscono nell'ambiente. Tavoli e panche, cestini portarifiuti ed un piccolo parco giochi per bambini, consentono di trascorrere una giornata piacevole in un ambiente incontaminato. Attenzione però: è vietata l'accensione di fuochi tanto che la zona non è fornita di punti cottura. Annessa all'area è stata realizzata un'area faunistica con cervi e cinghiali, allevati a scopo sperimentale.



La vecchia ferrovia di "Ciccio Pecora"

muri a secco Ragusa Dalla terrazza dell’agriturismo si può ammirare un favoloso bosco di pini e conifere dov'è presente il percorso di una vecchia ferrovia a vapore, ottimo itinerario cicloturistico. La chiamavano «la ferrovia di Ciccio Pecora». Il curioso appellativo era dovuto alla somiglianza del trenino, con giocattoli esposti nella vetrina del negozio di Francesco Battaglia Ciulla, un commerciante ragusano a cui era stato dato il nomignolo «Ciccio Pecora». L'ex ferrovia secondaria Ragusa-Siracusa-Vizzini, nel tratto che va da Chiaramonte a Monterosso fino a Pantalica, è molto suggestiva da percorrere in bici. Le antiche rotaie hanno lasciato spazio ai sentieri sterrati che ripercorrono le sette gallerie che si attraversavano su questa breve tratta. L'agro di Monterosso, dove risiede l’agriturismo Rizzarello, ospita il tratto più bello della ex ferrovia, dove si attraversano numerose gallerie, la più lunga è quella prima di arrivare nei pressi di Monterosso, lunga circa 300 metri. (è consigliabile l'utilizzo della torcia elettrica).



Le "Neviere"

le neviere Le neviere costituivano la riserva di fresco per l’estate. Nelle giornate d’inverno la bianca coltre veniva raccolta e pressata in appropriati depositi. Dalle parti di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) le neviere assumevano l'aspetto di veri e propri edifici. Venivano interamente costruite in pietra nelle località più elevate e riempite attraverso delle botole collocate sulla parte superiore. La raccolta, la conservazione e la commercializzazione della neve divennero attività che consentirono a parecchi abitanti dei centri montani iblei, di integrare il magro reddito, ed invece, ai padroni o agli affittuari delle «neviere» di ricavare consistenti guadagni nei mesi estivi.